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Acne giovanile, rimedi e prevenzioneL’acne consiste in un infiammazione del follicolo pilifero e dell’annessa ghiandola sebacea; si crea quello che si definisce comunemente brufolo o foruncolo.

Le aree del corpo più colpite da acne sono il viso, le spalle, il dorso e la zona pettorale. In presenza di acne la pelle diventa unta e seborroica e sulla superficie è tempestata di punti neri, o meglio comedoni, e di brufoli, ovvero papule infiammate ripiene di pus.

Nei casi più gravi di acne si possono anche manifestare noduli, cisti, ascessi macchie rosse e capillari dilatati e in alcuni casi possono anche lasciare cicatrici sulla pelle.

L’acne adolescenziale compare nella fascia d’età 12-20 anni soprattutto sul viso e tende a scomparire da sola una volta finito il periodo dei cambiamenti ormonali.

I pazienti affetti da questo disturbo talvolta manifestano anche disagio psicologico perché lo stato della loro pelle è evidente e visibile, il che crea imbarazzo e malessere.

Cause dell’acne giovanile

  • Cause batteriche: in determinate situazioni (ad esempio se si otturano i pori) il batterio Propionibacterium Acnes, che vive sulla pelle in normali condizioni fisiologiche, si moltiplica in maniera anomala ed abbondante e può dar luogo a questo genere di infiammazione.
  • Squilibri ormonali: a causa degli ormoni maschili, come il testosterone, presenti sia nei giovani di sesso maschile che femminile, la ghiandola sebacea produce un eccessiva quantità di sebo.
  • Predisposizione genetica: se in famiglia vi sono casi di acne è bene cercare di prevenirla.

Fattori dietetici quali l’ingestione eccessiva di grassi, dolciumi, carboidrati, alcolici, latticini, con una azione diretta sulle ghiandole sebacee, sembrano accentuare, più che causare, l’acne. Una corretta alimentazione calibrata sul problema può essere d’aiuto, come una giusta idratazione assumendo abbondante acqua. Da evitare invece alcoolici e super alcoolici.

Non esistono diete anti acne e alcuni rimedi di prevenzione erroneamente molto diffusi, come la somministrazione di lievito di birra, possono addirittura aggravare la malattia. 

Per quanto riguarda lo stress, in periodi di tensione, come per esempio quando si è sotto esame, l’acne tende ad aumentare.
Alcuni fattori intestinali come la stitichezza possono causare acne, ma più che influenzare gli ormoni la pigrizia intestinale causa una mancata eliminazione delle tossine che si accumulano a vari livelli nel corpo.

Anche fattori ambientali come inquinamento atmosferico e utilizzo di cosmetici e sostanze aggressive favoriscono la presenza di acne.

Dal momento che è una malattia con diverse cause scatenanti, si può agire su più fronti, con interventi proporzionati alla gravità clinica.Come norma generale è raccomandata un’adeguata pulizia della pelle, attuabile con detergenti non aggressivi ed acqua tiepida. Poiché l’acne non è dovuta a cattiva igiene, sono inutili i lavaggi ripetuti con detergenti aggressivi. Lavaggi aggressivi e troppo frequenti otterrebbero l’effetto opposto, stimolando la produzione sebacea ed un’alterazione della flora normale associata.

Dal punto di vista medico, l’acne può essere trattata anche con una terapia farmacologia sia a livello topiche che a livello orale.

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