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LA NUOVA PROVINCIA, SALUTE & BENESSERE – Gli impianti sostituiscono in tutto e per tutto i denti persi nel corso degli anni a causa di malattie o eventi traumatici. Scopri le domande più frequenti che i pazienti rivolgono agli specialisti di Asti Clinic con relative risposte.

E’ un settore in cui l’odontoiatria e la tecnologia applicata alla cura dentale ha fatto passi da gigante, tanto da consentire, oggi, di proporre svariate soluzioni in un ampio ventaglio di disponibilità economiche.

Parliamo degli impianti, ovvero dei “denti artificiali” che sostituiscono in tutto e per tutto quelli naturali persi nel corso degli anni a causa di malattie o eventi traumatici. Una soluzione, quella offerta da l l’implantologica, che più si avvicina alla condizione iniziale di denti naturali.

Grazie ad esami diagnostici accurati e precisi come la Tac, (può essere eseguita su aree dentali limitate riducendo così l’esposizione ai raggi X) la differenza fra i denti “v eri” e quelli artificiali degli impianti si fa quasi nulla.

«Non tutti sanno – spiega il dottor Giorgio Sabbione, direttore sanitario di Asti Clinic, il centro in corso Alfieri 80 altamente specializzato nelle cure dentali e dotato di apparecchiature per la Tac – che gli impianti non sostituiscono necessariamente i denti persi ma spesso sono parte di protesi rimovibili. Grazie a innovative tecniche di fissaggio sono più sicuri dal punto di vista della stabilità e migliori sotto il profilo estetico». Proprio per queste ragioni vale la pena di rivolgersi a uno studio specializzato per un piano di cura personalizzato dal punto di vista clinico e anche finanziario.

Per fare chiarezza sulle modalità di utilizzo degli impianti, di seguito riportiamo le domande più frequenti che i pazienti rivolgono ad Asti Clinic con le relative risposte degli specialisti.

Che cos’è un impianto?

Un impianto è una protesi che permette la riabilitazione di zone in cui si sono persi i denti.

Un impianto dentario copia la natura: esso infatti è studiato per ancorarsi saldamente all’osso e per sostenere una corona. Un impianto dentario è in titanio, un materiale generalmente ben tollerato dall’organismo umano che permette la perfetta integrazione nell’osso.

Dopo l’intervento devo rimanere senza protesi? Per quanto tempo?

E’ comunque possibile realizzare un provvisorio, che si può appoggiare agli elementi dentari adiacenti (tipo il ponte fisso tradizionale).
Questo provvisorio potrà essere portato dal paziente anche subito dopo l’intervento.

Se l’arcata è completamente senza denti o quasi, sarà necessario realizzare una protesi rimovibile e in alcuni casi anche un provvisorio fisso. L’unico caso in cui non si può portare la protesi per qualche tempo su indicazione del chirurgo è quello in cui siano realizzati degli innesti ossei che potrebbero essere destabilizzati dalla pressione della protesi.

Mi è stato estratto un dente; quanto tempo devo aspettare prima che possa essere inserito un impianto?

E’ possibile inserire immediatamente l’impianto o attendere un minimo tempo di guarigione dopo l’estrazione. Per una ricostruzione ossea adeguata e completa sarà però necessario attendere un tempo variabile tra i 45 e i 90 giorni per l’arcata inferiore e 90 giorni per l’arcata superiore.

Chiunque può ricorrere agli impianti? Se ho problemi di salute come posso fare?

Una persona in condizioni normali di salute può sicuramente far ricorso a impianti. Nel caso di malattie particolari Asti Clinic si avvarrà della consulenza di qualificati specialisti interni per un consulto cardiologico o multidisciplinare, in modo da rendere sicuro ogni intervento.

C’è un limite di età per gli impianti?

Si possono impiantare da quando è stata completata la crescita ossea in poi. Non c’è un limite superiore di età: l’importante è un normale stato di salute del paziente.

E’ doloroso inserire gli impianti?

No, inserire un impianto è molto meno traumatico che estrarre un dente: l’anestesia locale durante l’intervento, il ghiaccio applicato in zona e gli analgesici rendono il disagio molto contenuto.

E’ meglio un ponte o un impianto per sostituire un dente?

Dipende. Sei i denti adiacenti a quello da sostituire hanno già subito ingenti cure può essere più indicato il ponte che preserva le corone compromesse.

Se sono integri è meglio l’impianto. Tra questi due casi clinici vi sono molte situazioni da valutare singolarmente in base alle condizioni orali e generali, nonché alle esigenze e alle aspettative del paziente. Da un punto di vista economico i costi sono circa gli stessi.

Il carico immediato (il dente viene rimesso subito) si può fare in tutti i casi?

Come regola generale, bisogna preliminarmente effettuare indagini radiografiche accompagnate da una visita che permette di prevedere a grandi linee se è possibile o meno effettuare il carico immediato, diagnosi che sarà poi confermata durante l’intervento chirurgico. La possibilità di effettuare il carico immediato dipende essenzialmente dalla buona stabilità primaria che l’impianto possiede al momento del suo avvitamento nell’osso che, a sua volta, dipende da diversi fattori quali la qualità e la quantità ossea, la posizione dell’impianto, la quantità dei tessuti molli e, non ultimo, la capacità clinica dell’operatore.

Il fumo influisce sulla sopravvivenza dell’impianto?

Il fumo può determinare la perdita precoce di un impianto, quindi è fondamentale che chi si sottopone a terapia implantare riduca il numero di sigarette e curi molto bene l’aspetto dell’igiene orale.

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