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In cosa consiste la visita endocrinologica e a cosa serve?

La visita endocrinologica consente la diagnosi o il monitoraggio di disturbi e patologie a carico delle ghiandole endocrine (un esempio: la tiroide, i testicoli, le ovaie, l’ipofisi, il surrene e il pancreas), gli organi che producono gli ormoni, fondamentali per il buon funzionamento del metabolismo, degli organi e dei tessuti.

Gli ormoni contribuiscono in maniera decisiva al buon funzionamento dell’organismo, degli organi e dei tessuti. La visita endocrinologica consente dunque di identificare i disturbi legati al malfunzionamento delle ghiandole endocrine e trattare così patologie come l’osteoporosi, la disfunzione erettile e il diabete, ma anche intervenire su problemi come l’infertilità e le complicanze della menopausa.

È un esame non invasivo e indolore che permette di individuare e analizzare tutte le problematiche legate ad eventuali disturbi ormonali. La visita endocrinologica può durare dai venti ai quaranta minuti durante i quali il medico endocrinologo studia la storia clinica del paziente, effettua le misurazioni di peso e statura e controlla pressione sanguigna e battiti del cuore. Esegue la palpazione della tiroide e può disporre esami ematici per il controllo di valori fuori norma e esami strumentali attraverso l’ecografia, la tomografia computerizzata e la risonanza nucleare magnetica.

A molti pazienti può capitare di sentirsi spossati o astenici, senza particolare motivo che lo giustifichi: può accadere durante la normale vita quotidiana, oppure può capitare di sperimentare variazioni ormonali, specialmente nei soggetti particolarmente sensibili, che portano a malattie di diversa estensione e tipologia a carico della pelle.

Molte patologie che hanno per oggetto il sistema endocrino vengono spesso diagnosticate in ritardo rispetto alle reali necessità del paziente, che potrebbe lamentare disturbi di ordine metabolico e psicofisico che si riflettono sulla qualità della vita di ogni giorno. Scopriamo quindi l’importanza di una visita specialistica agli organi endocrini o produttori di ormoni, capaci di interagire in maniera sensibile col sistema nervoso.

Ogni visita specialistica a livello delle ghiandole e degli organi endocrini richiede un approccio differente a seconda di quella che si suppone essere la sede precisa della disfunzione avvertita dal paziente: essendo infatti numerose le zone del corpo deputate alla produzione di ormoni, sarà spesso necessario elencare con puntualità tutti i sintomi sperimentati fino alla visita, che possono riguardare cambiamenti nelle abitudini alimentari, di sonno e veglia, alterazioni umorali; in particolar modo nervosismo e apprensione oppure fragilità di capelli, unghie e problemi cutanei localizzati o estesi.

La visita prevede un primo momento di anamnesi in cui l’endocrinologo ascolta i sintomi che il paziente riferisce, prende visione di eventuali esami medici svolti in precedenza e raccoglie informazioni sulla storia clinica e lo stile di vita dell’assistito (alimentazione, fumo, attività fisica, sedentarietà, patologie in corso, farmaci assunti, interventi eseguiti).

In un secondo momento l’endocrinologo procederà a visitare il paziente e valuterà se suggerire ulteriori esami.

L’esame endocrinologico non comporta dolore. Nessun esame invasivo ma una semplice palpazione della tiroide, unica ghiandola esaminabile dall’esterno, il prelievo del sangue, l’ecografia che utilizza gli ultrasuoni e la tomografia computerizzata con i raggi X.
Laddove lo ritenga opportuno, l’endocrinologo suggerirà l’esecuzione di esami specifici.

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